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Boscoreale

Alto impatto nel vesuviano: l’importante scoperta del pastore tedesco Gero

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Il Comando Provinciale di Napoli ha disposto controlli a tappeto nella città di Torre Annunziata e nei comuni limitrofi.

I carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata insieme a quelli del Reggimento Campania e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno hanno effettuato un servizio di controllo del territorio ad “Alto Impatto” setacciando le strade di Torre Annunziata e dei vicini comuni.

Numerosi i controlli nei luoghi di maggiore concentrazione di persone e di maggior transito veicolare.

A Boscoreale tre persone, un 28enne già noto alle forze dell’ordine e due coniugi, una 31enne incensurata ed il marito 32enne già noto alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per detenzione di stupefacente a fini di spaccio.

L’attenzione dei Carabinieri si è concentrata su un immobile, non occupato ma nella disponibilità dei tre, utilizzato come deposito di stupefacente.

Durante la perquisizione, effettuata anche con l’aiuto delle unità cinofile, sono stati rinvenuti e sequestrati all’interno di due borsoni 13 chilogrammi di marijuana, 1 chilo di hashish e quasi 7 grammi di cocaina.

Determinante l’apporto di “Gero”, il pastore tedesco addestrato dal Nucleo Cinofili di Sarno.

Dalle ulteriori verifiche nell’appartamento occupato dagli indagati, si è potuta rinvenire e sequestrare la somma contante di 19mila 995 euro, in banconote di vario taglio: il denaro era nascosto tra alcuni maglioni nella camera da letto.

Trovati anche manoscritti per l’attività di spaccio e la relativa contabilità.

Inutile il tentativo dei due coniugi di disfarsi di una parte dello stupefacente gettandolo dalla finestra del bagno, in cui si erano nascosti all’arrivo dei Carabinieri, che avevano già circondato l’intero stabile.

A San Giuseppe Vesuviano, un 63enne già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per violazione di sigilli e smaltimento illecito di rifiuti.

I militari dell’Arma hanno accertato che l’uomo aveva riattivato illecitamente un opificio già sottoposto a sequestro per precedenti violazioni.

I Carabinieri hanno trovato all’interno del locale quattro operai, anche loro denunciati per violazione di sigilli.

E’ stato riscontrato anche l’illecito smaltimento dei rifiuti della produzione: intere balle di tessuti destinati al macero erano stati accatastati in locali e sottoscale, con gravi rischi anche per la salute degli stessi lavoratori.

Sempre a San Giuseppe Vesuviano, nel corso dei diversi posti di controllo posizionati ai confini con altri comuni, è stato individuato un 24enne in possesso di un costoso smartphone.

Dagli accertamenti svolti dai Carabinieri il telefono è risultato provento di furto perché denunciato rubato due giorni prima presso la Stazione Carabinieri di San Giuseppe Vesuviano. L’uomo è stato denunciato per ricettazione.

Nel corso del servizio sono state controllate 135 persone e 46 veicoli.

Nell’ambito delle verifiche circa il rispetto del Codice della Strada sono state 7 le contravvenzioni contestate: mancato uso delle cinture di sicurezza, guida con telefono e mancanza di copertura assicurativa le violazioni riscontrate.

Specifica attenzione è stata rivolta anche alla verifica del rispetto delle attuali norme anti-Covid, con 15 sanzioni elevate a carico di altrettante persone controllate: erano al di fuori del proprio comune di residenza senza comprovati motivi di necessità, lavoro o salute.

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Boscoreale

Boscoreale, muore travolto da un carico di aglio

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Una vera e propria tragedia ha sconvolto la comunità di Boscoreale dove, nella mattinata di ieri, un 76enne di Scafati, Vincenzo Bifulco, è stato travolto dal carico di un camion, che trasportava aglio, perdendo così la vita.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava passeggiando in via Sardoncelli quando, per cause in via di accertamento, le cassette d’aglio perse da un camion in transito lo hanno travolto. L’autotrasportatore si sarebbe fermato tempestivamente per soccorrere l’uomo ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Nemmeno l’intervento dei sanitari del 118 è servito a salvare la vita di Vincenzo. Poco dopo sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Boscoreale per effettuare i rilievi del caso ed avviare le indagini. Stando a quanto rende noto ‘Il Mattino’ la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta. Per la salma sarà disposta l’autopsia.

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Attualità

Covid, a Caivano chiusi tutti gli uffici delle politiche sociali e l’isola ecologica

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La quarta ondata fa salire a 134 il numero dei positivi a Caivano, mentre sono stati chiusi tutti gli uffici delle politiche sociali, situati sul Corso Umberto I.

Off limits anche l’isola ecologica di via Rosselli, a causa della positività al Covid-19 di un dipendente.

Gli uffici resteranno chiusi al pubblico fino a nuove disposizioni, mentre sono stati già disposte le misure precauzionali per pulizia e sanificazione straordinaria di tutti i locali.

E’ necessario vaccinarsi e continuare a mantenere comportamenti prudenti – afferma il sindaco Enzo Falco – indossando correttamente la mascherina e rispettando sempre tutte le norme igienico-sanitarie anticovid. Abbiamo stanziato 300 mila euro per le disinfestazioni anticoronavirus”.  

Inoltre 23.192 di persone, pari al 72% della popolazione, hanno effettuato la seconda dose di vaccino (72 % popolazione) e 6.786 hanno completato la terza dose di vaccino (21 % popolazione).

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Boscoreale

Boscoreale. Prende in prestito 3.000 euro ma ne restituisce 39.000: usuraia 63enne in manette

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Nella mattinata di oggi, mercoledì 18 agosto, i militari della Stazione di Boscoreale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mssa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di una donna 63enne, gravemente indiziata in ordine ai reati di usura ed estorsione.

L’attività di indagine, condotta dai Carabinieri e condotta da questa Procura della Repubblica, ha permesso di riscontrare la denuncia presentata dalla persona offesa, la quale, dopo aver ricevuto dall’indagata, nel 2015 un prestito di 3.000 euro, è stata costretta a versare mensilmente interessi a tassi usurari fino al novembre del 2020 per un importo complessivo pari a circa 39.000 euro.

Gli inquirenti, attraverso l’assunzione di una serie di testimonianze e l’acquisizione dei relativi riscontridocumentali, hanno ricostruitol’intera sequenza degli eventi, dall’accordo iniziale fino al momento in cui la vittima, ormai incapace di far fronte alle continue richieste estorsive correlate alla restituzione del prestito usuraio, ha denunciato con dovizia di particolari le continue intimidazioni patite per circa 5 anni e dirette anche nei confronti dei suoi stretti familiari.

L’indagata, già gravata da precedenti penali della stessa specie, è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Pozzuoli.

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